mercoledì 13 ottobre 2010

Parole e...basta?

Cosa sono le parole?
Perche' spesso ci feriscono,ci fanno star male,oppure ci  fan piangere ,o  invece ci lasciano indifferenti?Ascoltate attentamente il testo di questa canzone di interpretata da Bersani ma scritta da Pacifico...

P.s.:Questa e' una delle (tante) canzoni che avrei voluto scrivere...

7 commenti:

  1. certamente carissimo (nota la parola usata) cafecaracas i cantautori sono poeti moderni ma torniamo al testo della canzone che anch'io trovo bellissimo, ma secondo me le parole che si affollano nel nostro cervello sono una piccolissima parte di quelle che vorremmo e potremmo dire: ma poi servono davvero? o sono solo una proiezione del nostro io?. e se fosse meglio un salutare silenzio riflessivo? che ne dici delle parole che rimangono fossilizzate nel cervello e si accumulano nei libri di pietra e ti pesano e ti schiacciano? oppure le parole leggere e trasparenti come ali di farfalla evanescente come nebbia? oppure parole frivole che ti fanno ridere ( basta!!! perche' non ce la faccio piu' a scrivere ste cazzate mordicchio marito)

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  2. Forse proprio perchè non riusciamo a capire cosa sono queste parole a volte stiamo così male...

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  3. Mordicchio marito,bella frase ,ma cosa vuol dire?
    "si accumulano nei libri di pietra"

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  4. ecco il testo della canzone:

    Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi,
    pronti da scagliare,
    su facce vulnerabili e indifese,
    sono nuvole sospese, gonfie di sottintesi,
    che accendono negli occhi infinite attese
    sono gocce preziose, indimenticate,
    a lungo spasimate e poi centellinate,
    sono frecce infuocate
    che il vento o la fortuna sanno indirizzare

    Sono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonato,
    un viso sordo e muto che l'amore ha illuminato,
    sono foglie cadute, promesse dovute,
    che il tempo ti perdoni per averle pronunciate
    sono note stonate, sul foglio capitate per sbaglio,
    tracciate e poi dimenticate,
    le parole che ho detto, oppure ho creduto di dire,
    lo ammetto

    RIT.
    strette tra i denti,
    passate, ricorrenti,
    inaspettate, sentite o sognate…

    Le mie parole son capriole, palle di neve al sole,
    razzi incandescenti prima di scoppiare,
    sono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiare,
    piccoli divieti a cui disobbedire,
    sono andate a dormire, sorprese da un dolore profondo
    che non mi riesce di spiegare
    fanno come gli pare, si perdono al buio
    per poi continuare

    Sono notti interminate, scoppi di risate,
    facce sovraesposte per il troppo sole,
    sono questo le parole,
    dolci o rancorose, piene di rispetto oppure indecorose
    Sono mio padre e mia madre,
    un bacio a testa prima del sonno un altro prima di partire,
    le parole che ho detto, e chissà quante ancora
    devono venire…

    RIT.
    strette tra i denti
    risparmiano i presenti,
    immaginate, sentite o sognate,
    spade, fendenti,
    al buio sospirate, perdonate,
    da un palmo soffiate

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  5. Ma cosa bevete di buono dalle vostre parti?

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  6. ah aah :-)

    Però questa frase è molto bella:
    Le mie parole sono sassi, precisi e aguzzi,
    pronti da scagliare,
    su facce vulnerabili e indifese...

    E' proprio vero, le parole possono fare male come se fossero sassi aguzzi.

    E anche
    sono foglie cadute, promesse dovute,
    che il tempo ti perdoni per averle pronunciate...

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  7. E' proprio vero,le parole fanno male,creano aspettative,sono indimenticabili,illuminano il buio,si sciolgono come neve al sole e non lasciano traccia,pungono come zanzare,sono dei divieti,dolci o rancorose e tanto altro ancora...
    Ma sono le parole o il nostro stato d'animo a dagli il senso effettivo?

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