sabato 2 luglio 2011

La salute prima di tutto...



Eh sì,frase scontatissima ma la salute e' tutto e se poi non dipende solo da te....Pensavo a questa frase  leggendo di due casi di cronaca successi in questi giorni nella nostra provincia.Il primo quello terribile  di Elenia la  ragazza morta pochi giorni dopo il parto e del caso altrettanto scioccante di Alfredo Cortese  ragazzo che si trova tutt'ora in rianimazione ad Erba.
Del primo caso si sta occupando la procura che ha emesso 9 avvisi di garanzia e ha disposto l'esame autoptico della povera ragazza.Nel secondo  caso ha parlato il Direttore Generale con una lettera in risposta alla denuncia del fratello di Alfredo. Oramai i casi cosidetti di malasanita' sono frequenti,anzi direi all'ordine del giorno,prima erano circoscritti alle realta' non all'avanguardia sia come struttura sia come personale medico e paramedico, ora ci sono casi anche nelle strutture piu avanzate e ultramoderne.Ma mi voglio soffermare su come sia cambiato in peggio, il rapporto di fiducia tra il paziente e il medico,sarà per la freddezza -magari è solo una impressione- di alcuni medici oppure per alcuni metodi sbrigativi e brutali usati da dottori che si sentono il Dr.House di turno.Oppure a causa di medici non meritocratici ma posizionati grazie a "simpatie" politiche. E' chiaro che non tutti sono così,ci sono Dottori con la D maiuscola sia professionalmente che umanamente.Altro tasto dolente riguarda il Pronto Soccorso.Chi non si e' mai recato al P.S. e ha dovuto aspettare ore intere per essere visitato? E' vero ci sono i codici di assegnazione ma vengono fatti sulla base di poche informazioni e da una infermiera che in pochi secondi deve stilare una pre-diagnosi.Purtroppo anche al P.S. devono fare i conti con tagli di personale,  finanziamenti e con accessi abnormi.
Qui sotto la descrizione di tre aggettivi che non vorremmo mai trovare in un medico:
 Tratto da Codacons.it
Si parla di imprudenza quando il medico agisce con avventatezza, con eccessiva precipitazione, con ingiustificata fretta, senza adottare le cautele indicate dalla comune esperienza o da precise regole dettate dalla scienza medica. È negligente il medico che, per disattenzione, per dimenticanza, per trascuratezza, per svogliatezza, per leggerezza o superficialità, non rispetti quelle norme comuni di diligenza che è legittimo attendersi da persona abilitata all'esercizio della professione medica e che sono osservate dalla generalità dei medici. La differenza tra imprudenza e negligenza sta nel fatto che, la prima consiste in una condotta attiva, contraria alle regole fondamentali che la comune esperienza consiglia per tutelare la salute del paziente, la seconda, invece, in una condotta omissiva, nel senso che non viene fatto ciò che la scienza medica consiglia di fare nel caso concreto.
Infine, c'è l'imperizia che si verifica quando la condotta del medico è incompatibile con il livello minimo di cognizione tecnica, di cultura, di esperienza e di capacità professionale, presupposti necessari per l'esercizio della professione medica. La colpa per imperizia trova il suo fondamento nel fatto che colui che esercita una professione deve avere sia una preparazione adeguata, sia la capacità tecnica di svolgere l'attività in esame, per cui la mancanza di questi requisiti fa sorgere, inevitabilmente, una forma di responsabilità. In particolare, la colpa medica sorge nel caso di ignoranza dei principi elementari incompatibile con il minimo di cultura e di esperienza che dovrebbe legittimamente pretendersi da chi sia abilitato all'esercizio della professione sanitaria, trascuranza di quelle norme fondamentali che ogni professionista non può e non deve ignorare.

1 commento:

  1. E' proprio vero quello che dici, non conosco i due casi in questione ma le cronache ormai ne sono piene, non sono più ad appannaggio di ospedali piccoli e non attrezzati ma anche di strutture grandi e famose con prestigiosi primari e attrezzature all'avanguardia. Quella del medico, dell'infermiere e in genere dell'operatore sanitario un tempo era più di una professione, era una missione, ora invece questa prerogativa è sorpassata, è diventata una occupazione come un'altra. Negli ospedali si fanno interventi innovativi mentre si muore per cause banali, per disattenzione, insofferenza, disinteresse. Per fortuna non sempre e così ma purtroppo l'impressione è questa. Non parliamo poi dei Pronto Soccorso dove ti visitano dopo ore d'attesa, non so se hai saputo del dottore del P.S. di un ospedale da poco visitato da noi che ha minacciato i pazienti con un coltello dopo che l'avevano sollecitato riguardo a un bambino che stava male e piangeva. Quello della sanità è un tasto dolentissimo, prima o poi tocca a tutti farci i conti e allora vedi che la salute non è una cosa scontata.
    Pandora

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