Tre parole che dopo 35 anni fanno ancora accapponare la pelle...Tre parole che in qualunque senso si leggano portano sempre allo stesso sentimento di paura e apprensione...Tre parole che ne racchiudono molte altre come:ritardi, approssimazione,menzogne,interessi economici,impreparazione e tentativi ancora attuali di minimizzarne gli effetti e i danni...
Era il 10 luglio del 1976 quando dall'Icmesa di Meda,un incidente al reattore dell'industria chimica, sprigionò una nube tossica di diossina. Qui un articolo che spiega nei dettagli l'accaduto http://www.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=584.
Mi ricordo bene l'accaduto, 35 anni fa, e la notizia mi aveva colpito particolarmente. Oltre ai problemi di salute le persone avevano dovuto abbandonare la zona contaminata lasciando sul posto tutto, anche le cose personali (per esempio le foto delle persone care) e cercato di cominciare una nuova vita tutta da scrivere senza avere un passato. Nella zona è sorto il Bosco delle Querce, con tanti alberi e tanto verde; c'è una collina creata con le macerie delle case e del loro contenuto, essi sono in un grandissimo contenitore di cemento, coperti poi dal prato e dai cespugli, e fa impressione pensare che sotto ci sia la vita trascorsa di tante famiglie. Ora il bosco è frequentato da molte persone, la domenica e il giovedì, alcuni non erano ancora nati all'epoca dei fatti; resta il dolore di chi veramente ha subito una tragedia così grande e ne porterà le conseguenze per tutta la vita. Un'atra tegola sta cadendo sul Bosco delle Querce, dovrà passare un tratto della nuova Pedemontana: il territorio verrà sfigurato per l'ennesima volta, e le macchine sfrecceranno indifferenti su una zona così martoriata.
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