sabato 5 marzo 2011

Povera Patria ,Poveri Noi




In questi giorni sono di umore nero; acciacchi vari e problemi lavorativi hanno fatto virare il mio carattere verso il pessimismo.Questo probabilmente mi fa guardare ancora con piu' sfiducia e senso critico alcune questioni attuali.
Una di queste e' il festeggiamento dell'unita' d'Italia:150 anni e' un bel traguardo e va festeggiato adeguatamente senza se e senza ma...magari prendendo esempio da Benigni(clicca) a Sanremo.
Ma non e' tutto rose e fiori,anzi tutt'altro, mentre pensavo a come descrivere l'attuale situazione politico/economica dell'Italia mi e' tornata in mente una canzone di Franco
Battiato (clicca)-Povera Patria-scritta nel 1991 ma ancora purtroppo  paurosamente attuale...

Ecco il testo: vale piu' di 1000 discorsi...

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.


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